Sapevi che il Politecnico di Torino è il più antico d’Italia? E che studiando Architettura a Torino potresti fare lezione in un vero castello, il Castello del Valentino? O ancora, che la prima donna laureata in Ingegneria in Italia ha conseguito il titolo proprio nel nostro ateneo?
La storia del Politecnico di Torino (PoliTo per chi lo frequenta e lo vive ogni giorno) è ormai lunga più di 160 anni, e attraversa tutte le fasi dello sviluppo socio-economico del nostro Paese. L’ateneo è nato nel 1859 dalla Scuola di Applicazione per gli Ingegneri e dal Museo Industriale Italiano, che divennero Regio Politecnico di Torino nel 1906. Sul modello delle grandi scuole politecniche europee, il Regio Politecnico di Torino, che aveva sede nella residenza sabauda del Valentino, si mosse in più direzioni intessendo relazioni sia con il mondo scientifico europeo, sia con l’industria locale e nazionale.
Il Politecnico di Torino è diventato sempre più una scuola internazionale, in cui tradizione e futuro, passato e modernità si intrecciano. Oggi l’ateneo è accreditato dai ranking internazionali come una delle principali università tecniche in Europa, con circa 39.000 studenti, il 20% dei quali sono stranieri, provenienti da oltre 120 paesi.
Al Politecnico, formazione e ricerca nei campi dell’Ingegneria, Architettura, Design e Pianificazione si integrano e fanno sistema per fornire una risposta concreta alle esigenze degli studenti. Collaborazioni con le migliori università e centri di ricerca nel mondo, accordi e contratti con i grandi gruppi industriali internazionali garantiscono ai nostri laureati occasioni di inserimento nel mondo del lavoro: 9 laureati magistrali su 10 lavorano a un anno dal conseguimento del titolo, con contratti più stabili e meglio retribuiti della media dei laureati italiani (fonte: AlmaLaurea).
Opportunità di lavoro che si fondano su una preparazione solida e su un'esperienza universitaria che diventa esperienza di vita, come riconoscono gli studenti e le studentesse: l'80% di loro si dichiara soddisfatto della didattica, dell'interazione con i docenti e delle infrastrutture (fonte: relazione annuale CPD 2019-2020).
Formarsi al PoliTo significa dotarsi di quelle competenze necessarie ad affrontare i cambiamenti e contribuire a risolvere i problemi più pressanti e gli interrogativi aperti dai tempi che stiamo vivendo. Questo anche grazie alla condivisione con la società degli importanti risultati ottenuti dalla ricerca e la valorizzazione delle attività culturali, sempre più cuore di un ateneo che vuole essere centro di una formazione politecnica che significa ricerca e tecnologia, ma anche cultura: letteratura, arte, musica, cinema e molto altro ancora, in un’ottica sempre più multidisciplinare e aperta.
POLITECNICO DI TORINO
Ufficio Orientamento