Si tratta dell’opera seconda di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, che ancora una volta “giocano” contro l’immaginario di mafia. È la storia romanzata di un fatto realmente accaduto negli anni ’90, quando il figlio adolescente di un boss mafioso pentito viene rapito per far desistere il padre dal collaborare con la Polizia.
La tragedia senza fine della mafia viene trasfigurata in chiave fantastica. E così, come nella più classica delle fiabe, tutto accade vicino ad un bosco…